Accertamento Tecnico Preventivo (ATP) Legge Gelli-Bianco
Guida completa all’ATP
L’ATP (Accertamento Tecnico Preventivo) rappresenta uno strumento fondamentale nel contenzioso per malasanità.
Con l’introduzione della legge Gelli-Bianco (Legge n. 24/2017) si è dato impulso a una procedura che, prima di avviare un giudizio ordinario, consente di ottenere una valutazione tecnica sulla responsabilità sanitaria e, contestualmente, di tentare una conciliazione tra le parti.
In questo articolo analizziamo nel dettaglio cosa sia l’ATP, come si svolga la procedura e quali sono i principali aspetti economici e procedurali, rispondendo alle domande più frequenti poste dai cittadini e dai lavoratori vittime di malasanità.
Che cos’è l’ATP Medico-Legale?
L’Accertamento Tecnico Preventivo (ATP) è una procedura introdotta dall’articolo 696 bis del Codice di Procedura Civile. Essa ha una duplice finalità:
- Istruttoria preventiva: Consente di raccogliere prove tecniche sui fatti controversi, prima che questi possano essere alterati dal tempo.
- Tentativo conciliativo: L’obiettivo è di favorire un accordo tra il danneggiato e la controparte, evitando un lungo processo giudiziario.
In ambito di malasanità, l’ATP si configura come lo strumento preferenziale per accertare se il danno subito dal paziente sia riconducibile a errori medici o a carenze nella gestione sanitaria, in ottica di ridurre tempi e costi processuali.
Qual è la Procedura di Accertamento Tecnico Preventivo?

La procedura di ATP si articola in più fasi:
1. Presentazione del Ricorso
L’avvocato, in rappresentanza del danneggiato, redige un ricorso che viene depositato presso il Tribunale competente. In questo atto si richiede l’avvio dell’ATP, condizione di procedibilità per la domanda di risarcimento prevista dalla legge Gelli-Bianco.
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2. Notifica e Udienza Iniziale
Il Tribunale fissa un’udienza per la comparizione delle parti. Durante questa fase, il giudice:
- Verifica che siano stati adempiuti tutti i requisiti formali e procedurali, inclusa l’eventuale partecipazione delle compagnie di assicurazione, previste dalla normativa.
- Fissa con decreto l’udienza di comparizione e stabilisce il termine perentorio per la notificazione del ricorso e del decreto di fissazione dell’udienza a cura dell’istante.
3. Nomina del Collegio di Consulenti Tecnici d’Ufficio (CTU)
Il giudice nomina un collegio di esperti, composto da un medico-legale e da altri specialisti, in base alle specificità del caso (es. infettivologo, ortopedico, etc.). I consulenti, garantendo la loro terzietà, hanno il compito di:
- Esaminare la documentazione clinica.
- Effettuare sopralluoghi o visite, se necessario.
- Redigere una relazione tecnica che possa essere utilizzata come base per una eventuale conciliazione o per il giudizio di merito.
4. Tentativo di Conciliazione
Prima di redigere la relazione definitiva, il collegio CTU tenta di far conciliare le parti. Il tentativo conciliativo, previsto dalla legge, è un passaggio obbligatorio e ha lo scopo di:
- Valutare, sulla base degli accertamenti, se esista una responsabilità a carico della struttura sanitaria o del medico.
- Proporre alle parti una soluzione transattiva che eviti il prolungarsi del contenzioso.
5. Redazione della Relazione Tecnica
Se la conciliazione non viene raggiunta, il collegio CTU redige una relazione tecnica definitiva. La relazione, seppur in forma di “bozza” prima di eventuali osservazioni delle parti, diventa elemento probatorio nel giudizio di merito successivo.
6. Prosecuzione o Chiusura del Procedimento
- Se le parti raggiungono un accordo, il verbale di conciliazione, omologato dal giudice, diventa titolo esecutivo per il risarcimento.
- Se l’accordo non viene raggiunto, la relazione tecnica sarà acquisita agli atti del giudizio di merito, nel quale il Tribunale deciderà sulla responsabilità e sul risarcimento.
Quanto Costa Fare un ATP?
I costi dell’ATP possono variare in funzione della complessità del caso e del numero di consulenti tecnici coinvolti. Tuttavia, alcuni elementi chiave sono comuni:
- Spese processuali: Il contributo unificato e i diritti di cancelleria.
- Compenso dei CTU: I costi relativi alla consulenza tecnica sono generalmente anticipati dalla parte richiedente, ma in caso di vittoria, secondo il principio della soccombenza, tali spese possono essere rimborsate dalla controparte.
- Onorari dell’avvocato: I costi legali per l’assistenza nella preparazione e nella gestione dell’ATP variano in base allo studio legale e alla complessità della pratica.
È importante ricordare che, in caso di esito favorevole, il giudice potrà disporre il rimborso delle spese anticipate, ma solo al termine del giudizio di merito. Spesso, i costi dell’ATP sono ridotti rispetto a quelli di un processo ordinario, incentivando così le parti a scegliere questa via.
Chi Paga l’Accertamento Tecnico Preventivo?
Secondo la legge Gelli-Bianco, il ricorso all’ATP è una condizione di procedibilità per la domanda di risarcimento. Ciò significa che:
- In fase iniziale, la parte richiedente anticipa i costi relativi all’ATP (compenso CTU, onorari, etc.).
- Se il giudizio di merito riconosce la responsabilità della controparte, il Tribunale, applicando il principio della soccombenza, condanna la parte soccombente a rimborsare le spese processuali, inclusi i costi dell’ATP.
Inoltre, nel caso in cui le parti raggiungano un accordo conciliativo, è possibile che la struttura sanitaria o la compagnia di assicurazione si faccia carico integralmente o parzialmente delle spese anticipate, a seconda dell’accordo raggiunto.
Quando è Impossibile Ricorrere all’Accertamento Tecnico Preventivo?
L’ATP, pur essendo uno strumento molto utile, non è sempre applicabile:
- Assenza di una controversia evidenziabile: Se i fatti non sono ancora sufficientemente chiari o se la documentazione medica è incompleta, l’ATP potrebbe non essere ritenuto idoneo.
- Situazioni in cui le parti optano per la mediazione: In alcuni casi, soprattutto quando il tentativo conciliativo risulta particolarmente complicato, le parti possono decidere di optare per la procedura di mediazione, che ha regole diverse rispetto all’ATP.
È importante che il legale valuti attentamente la documentazione e le condizioni del caso per stabilire se l’ATP sia la procedura più idonea o se sia preferibile procedere per altra via.
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Quanto Costa un CTU Nominato dal Giudice?
Il costo di un CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio) varia a seconda:
- Della complessità del caso: In situazioni particolarmente complesse, dove sono richiesti accertamenti specialistici approfonditi, il compenso del CTU può essere più elevato.
- Della regione e del Tribunale: I costi possono variare da una giurisdizione all’altra.
- Del numero di periti coinvolti: Nei casi di malasanità, spesso è necessario un collegio di esperti (medico-legale più specialisti) per coprire tutte le competenze necessarie.
Generalmente, il costo complessivo della CTU si aggira su alcune migliaia di euro, cifra che la parte richiedente deve anticipare. Tuttavia, se il giudizio dovesse concludersi in favore del danneggiato, il Tribunale potrà disporre il rimborso di tali costi a carico della parte soccombente.
Chi Paga le Spese del CTU in ATP?
In linea generale, le spese per la CTU, come per l’ATP, sono inizialmente anticipate dalla parte che propone il ricorso. Tuttavia, il principio della soccombenza prevede che:
- Se il risarcimento viene riconosciuto, le spese anticipate (inclusi i costi del CTU) saranno rimborsate dalla parte soccombente.
- Se la conciliazione si raggiunge, le parti possono concordare che la struttura sanitaria o l’assicurazione anticipi o rimborsi tali costi, in parte o per intero.
È importante che il legale informi il danneggiato sulla possibilità di recuperare tali spese in sede di giudizio, condizionata all’esito del processo.
Chi Paga il CTU in Caso di Conciliazione?
Nel caso in cui le parti raggiungano un accordo conciliativo durante il procedimento ATP:
- Il CTU, attraverso la relazione tecnica, ha contribuito a mettere in luce la fondatezza della richiesta.
- Il verbale di conciliazione, omologato dal giudice, prevede solitamente che le spese sostenute per la consulenza tecnica vengano rimborsate dalla controparte, in linea con il principio della soccombenza.
Così, se il danneggiato ottiene un accordo risarcitorio, è possibile che anche il costo del CTU venga assunto dalla controparte, o comunque compensato in parte, in base agli accordi raggiunti e alle decisioni del giudice.
Quanto Tempo Passa Dopo la Visita del CTU?
I tempi relativi all’ATP possono variare:
- Fase istruttoria: Dopo la visita e la raccolta degli elementi probatori, il collegio CTU redige una relazione che solitamente richiede da qualche settimana a un paio di mesi, a seconda della complessità del caso.
- Tentativo di conciliazione: Dopo la presentazione della relazione, il CTU organizza un incontro tra le parti per il tentativo di conciliazione. Questa fase può durare ulteriori settimane.
- Conclusione della procedura ATP: In media, l’intero iter dell’ATP – dalla presentazione del ricorso alla chiusura della procedura, con o senza conciliazione – può richiedere da 6 a 12 mesi.
È essenziale che il danneggiato sia seguito da un legale esperto che possa monitorare i tempi e intervenire tempestivamente, garantendo così una gestione efficiente del procedimento.
Cosa Succede Dopo l’Accertamento Tecnico Preventivo?
Una volta concluso l’ATP, si aprono due scenari possibili:
1. Accordo Conciliante Raggiunto
Se il tentativo di conciliazione ha esito positivo, il verbale di conciliazione viene omologato dal giudice. In tal caso:
- Il verbale diventa titolo esecutivo.
- La controversia si conclude senza l’avvio di un giudizio di merito.
- Vengono disciplinati i termini e le modalità del risarcimento, inclusi i rimborsi delle spese anticipate.
2. Mancata Conciliazione e Avvio del Giudizio di Merito
Se non si raggiunge un accordo:
- La relazione tecnica redatta dal collegio CTU viene acquisita agli atti del giudizio di merito.
- Il danneggiato, attraverso il proprio avvocato, procede ad avviare un giudizio civile ordinario, presentando la domanda di risarcimento.
- Nel giudizio di merito, il giudice esaminerà la relazione tecnica e le eventuali osservazioni delle parti, pronunciando una decisione finale sulla responsabilità sanitaria e sull’entità del risarcimento.
- Al termine del giudizio, se il danneggiato ha ragione, il giudice condannerà la parte soccombente al pagamento del risarcimento e al rimborso delle spese processuali, inclusi i costi dell’ATP e della CTU.
Domande Aggiuntive di Interesse
Quali sono i vantaggi dell’ATP ?
- Risparmio di tempo e costi: L’ATP consente di acquisire prove tecniche in tempi brevi utilizzabili nel successivo processo di merito.
- Maggiore trasparenza: La consulenza tecnica fornisce una valutazione oggettiva dei fatti, facilitando un’eventuale conciliazione.
- Riduzione dei conflitti: La procedura, che prevede la partecipazione obbligatoria di tutte le parti (compresa la compagnia assicurativa), tende a contenere il conflitto e a promuovere una soluzione amichevole.
Quali sono i rischi se non si utilizza l’ATP?
- Perdita di prove: Con il passare del tempo, alcuni elementi probatori potrebbero andarsene.
- Costi maggiori: Un processo ordinario può comportare costi legali e processuali ben superiori rispetto a un ATP.
- Lungaggini processuali: Senza l’ATP, il contenzioso potrebbe protrarsi per anni, aggravando lo stress e l’incertezza del danneggiato.
È possibile integrare l’ATP con altre forme di conciliazione?
- Sì, la legge prevede anche la possibilità di ricorrere al procedimento di mediazione, quale alternativa all’ATP, in particolare quando il tentativo conciliativo con il collegio CTU non riesce a trovare un accordo.
Conclusioni
L’Accertamento Tecnico Preventivo rappresenta un’opportunità preziosa per chi ritiene di essere stato vittima di malasanità. Grazie alla legge Gelli-Bianco, il ricorso all’ATP è divenuto una condizione imprescindibile per accedere al risarcimento, favorendo una risoluzione più rapida ed efficiente del contenzioso.
Attraverso la procedura ATP, il danneggiato ha la possibilità di ottenere una valutazione tecnica imparziale e di tentare un accordo conciliativo che, in caso di esito positivo, evita lunghe e onerose battaglie legali. Nel caso in cui l’ATP non porti ad una conciliazione, la relazione tecnica acquisita diventa la base per il giudizio di merito, garantendo una decisione finale sulla responsabilità e l’entità del risarcimento.
Per chiunque si trovi ad affrontare una controversia in materia di malasanità, è fondamentale rivolgersi ad un legale esperto che sappia guidare il percorso, monitorare i tempi e tutelare il diritto a un giusto risarcimento.
Se hai dubbi o necessiti di assistenza, non esitare a contattare il nostro studio: siamo a tua disposizione per offrirti una consulenza gratuita e personalizzata.
Con questo articolo, speriamo di aver fornito una panoramica chiara ed esaustiva sull’ATP nella malasanità, rispondendo alle domande principali e fornendo spunti utili per chi si trova ad affrontare questa delicata tematica.
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