Amministratore di Sostegno e Rimborso Rette RSA: per malati di Alzheimer e demenza senile
L’amministratore di sostegno è una figura centrale per la tutela di chi non è in grado di agire autonomamente, come persone affette da Alzheimer, demenza senile o altre condizioni che ne limitano la capacità di intendere e volere. In particolare, può intervenire anche per rivendicare il rimborso delle rette RSA quando i costi dovrebbero essere a carico del Sistema Sanitario Nazionale (SSN).
In questo articolo, organizzato in domande e risposte, troverai tutto quello che devi sapere: chi è l’amministratore di sostegno, cosa può fare e come può aiutare in situazioni specifiche, come il ricovero in RSA.
1. Conoscenza Generale sull’Amministratore di Sostegno
Quando è necessario nominare un amministratore di sostegno?
Quando una persona si trova in condizioni di infermità fisica o mentale e non è in grado di gestire i propri interessi, necessitando di una protezione mirata.
Chi può richiedere la nomina di un amministratore di sostegno?
Possono fare richiesta:
- l’interessato,
- i familiari,
- il convivente,
- i servizi sociali,
- il pubblico ministero (un magistrato che tutela i diritti di persone fragili) presso il Tribunale.
Qual è la differenza tra tutore e amministratore di sostegno?
L’amministratore di sostegno interviene solo per bisogni specifici del beneficiario (atti di straordinaria amministrazione), mentre il tutore assume il controllo totale in caso di incapacità assoluta e permanente.
2. Compiti e Gestione dell’Amministratore di Sostegno
Cosa comporta essere amministratore di sostegno di una persona?
Significa rappresentare legalmente il beneficiario nelle decisioni che lo riguardano, limitatamente ai compiti assegnati dal giudice.
Quali sono i compiti principali dell’amministratore di sostegno?
- Gestione della salute, delle questioni patrimoniali e personali.
- Rappresentanza legale in ambiti specifici.
- Rendicontazione periodica delle attività svolte al giudice tutelare.
L’amministratore di sostegno è pagato per i suoi compiti? Quanto e da chi?
L’amministratore può essere retribuito, ma dipende dal caso. Se il giudice lo ritiene opportuno, stabilisce un compenso, pagato dal patrimonio del beneficiario.
L’amministratore di sostegno può prelevare dal conto corrente del beneficiario?
Sì, ma solo con autorizzazione del giudice e per finalità collegate al benessere della persona assistita.
Come controllare l’operato di un amministratore di sostegno?
Il giudice verifica il suo operato attraverso la rendicontazione periodica delle attività e delle spese sostenute.
Se l’amministratore di sostegno non agisce, cosa possono fare i familiari?
I familiari possono segnalare l’inattività al giudice tutelare, che può sollecitare l’amministratore o revocarlo.
Quali sono i rischi di un cattivo operato dell’amministratore di sostegno?
I familiari possono segnalare abusi o cattiva gestione al giudice tutelare, che valuterà provvedimenti come la revoca.
3. Amministratore di Sostegno e RSA
Un amministratore di sostegno può decidere il ricovero in RSA?
Sì, previa autorizzazione del giudice, se il ricovero è necessario per la salute e il benessere del beneficiario.
Cosa succede se c’è un disaccordo tra familiari sul ricovero in RSA?
L’amministratore di sostegno, con il supporto del giudice, prende la decisione più opportuna per il beneficiario.
Quanto la famiglia è coinvolta nella decisione di un ricovero in RSA?
La famiglia viene informata e coinvolta, ma la decisione finale spetta al giudice e all’amministratore di sostegno.
L’amministratore di sostegno può richiedere controlli sulla qualità dei servizi RSA?
Sì, può segnalare disservizi alle autorità competenti e richiedere verifiche sulla qualità dei servizi offerti.
Può un amministratore richiedere il trasferimento del beneficiario in un’altra RSA meno costosa?
Sì, previa autorizzazione del giudice, se il trasferimento è nell’interesse del beneficiario.
4. Rette RSA e Rimborso: Il Ruolo dell’Amministratore di Sostegno
L’amministratore di sostegno può avviare un’azione legale contro la struttura RSA per rette indebite?
Sì, previa autorizzazione del giudice, può avviare un’azione legale per contestare spese non dovute.
Perché l’amministratore può chiedere per conto del malato di Alzheimer o demenza senile il rimborso della retta RSA?
Perché queste persone non sono in grado di intendere e volere. L’amministratore, in loro rappresentanza, può richiedere che la retta RSA sia a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Perché non può agire un familiare qualunque per richiedere il rimborso?
Serve l’amministratore di sostegno perché solo lui è formalmente autorizzato dal tribunale a tutelare i diritti del beneficiario.
L’amministratore di sostegno può contestare una retta RSA già pagata?
Sì, può richiedere il rimborso retroattivo dimostrando che le spese delle rette RSA dovevano essere coperte dal SSN.
Se la famiglia ha già pagato le rette, può l’amministratore recuperarle a nome del beneficiario?
Sì, l’amministratore può avviare la richiesta di rimborso delle somme pagate dai familiari.
Cosa deve fare l’amministratore di sostegno per ottenere il rimborso delle rette RSA?
- Presentare un’istanza al giudice tutelare.
- Raccogliere documentazione medica e fatture.
- Contestare formalmente la natura delle spese alla RSA o all’ASL.
Quali documenti deve presentare l’amministratore per contestare le rette RSA?
- Certificati medici (diagnosi di Alzheimer o demenza).
- Piano di cura della RSA.
- Fatture delle rette pagate.
Quando l’amministratore di sostegno può presentare un ricorso amministrativo o giudiziario con il supporto di un avvocato?
Quando l’ASL o la struttura RSA nega la copertura delle spese nonostante la natura sanitaria dei servizi.
L’amministratore di sostegno può fare ricorso contro un diniego di rimborso delle rette RSA?
Sì, può presentare ricorso al tribunale per contestare la decisione.
Conclusione
L’amministratore di sostegno è una figura centrale per tutelare i diritti delle persone non autosufficienti, specialmente nei casi di rette RSA indebite. Grazie alla sua nomina formale, è possibile ottenere il rimborso delle rette che dovrebbero essere a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
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